A due anni dalla chiusura: Melzo nel 2016 fa 602 parti, prosegue ristrutturazione Uboldo

Il 1° marzo del 2015 – pur rispettando tutti i criteri richiesti dal ministero della salute – il punto nascite dell’ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio veniva chiuso, in favore di quello di Melzo, che invece non rispettava quei criteri (minimo di 500 parti annui e bassa percentuale di cesàri).

Lo scopo, è sempre bene ricordarlo, era quello di accorpare i punti nascita tra loro per poter raggiungere un obiettivo futuro di 1000 parti l’anno e ricevere dunque investimenti in servizi e sicurezza (terapia neonatale presente, ecc…).

Il 2016 è stato il primo anno in cui la maternità di Melzo ha operato come unico reparto della Martesana (l’altro si trova all’ospedale di Melegnano, fuori dalla nostra zona). Com’è andata?

Il numero delle nascite è stato di 602 (in calo di poche unità rispetto all’anno precedente). Sostanzialmente stabile, ma purtroppo senza alcun segnale di crescita che possa far sperare in un percorso verso l’obiettivo di quota mille.

L’Uboldo, privato ingiustamente e suicidariamente di uno dei reparti migliori, si è visto trasferire da Gorgonzola il reparto di Oncologia (il cui Hospice/Cure palliative è andato invece a Melzo). Inoltre, ormai dalla scorsa estate sono iniziati lavori di ristrutturazione sia interni che esterni alla Villa Uboldo, nucleo originario del nosocomio. E i lavori proseguono spediti, ecco una foto scattata un paio di giorni fa:

Ed ecco invece come si presentava la facciata dell’ingresso della villa a giugno 2016:

L’idea, illustrata dal capo dell’Asst (l’ex azienda ospedaliera) Mario Alparone, è di rendere questo ingresso della villa il punto d’ingresso principale all’intero ospedale. I dettagli non sono ancora disponibili.

Nel corso dell’anno anche la palazzina a sinistra della villa dovrebbe essere ristrutturata coerentemente, poi speriamo sia il turno della struttura anni ’50 a destra di villa Uboldo. Per dare quanto meno un’idea di corpo unitario a tutta la struttura, sparpagliata in edifici diversissimi tra loro.

Altro grande punto chiave è la volontà di creare più parcheggi auto lungo la strada (via Uboldo). La situazione si è fatta più urgente dopo il trasferimento dell’Oncologia, con i relativi pazienti e accompagnatori. Il comune ha chiesto disponibilità all’Asst ad arretrare di qualche metro la cancellata che sta accanto alla rampa d’accesso al Pronto Soccorso, per allargare la carreggiata e rendere più agevole il traffico. Speriamo che venga valutata anche la possibilità di creare parcheggi “a spina di pesce” o perpendicolari alla strada – compatibilmente con lo spazio disponibile – per massimizzare il numero di posti disponibili.

L’altra promessa fatta dall’attuale sindaco Eugenio Comincini a settembre, in presenza di Alparone, è stata quella di chiedere che l’Asst ceda al comune la (ormai ex) sede della Croce Bianca, di fronte all’ospedale, dall’altra parte delle strada, per realizzarvi un parcheggio. La superfice non è molta. Anche qui auspichiamo – se fattibile – che si valuti la realizzazione di un parcheggio su due o più piani.

Nel frattempo ciò che l’Asst ha già fatto è disegnare sulla rampa di salita e discesa del Pronto Soccorso dei posti auto. 3 a salire + 3 a scendere + 5 in fondo alla rampa, prima dell’uscita. Piutost che nient l’è mèi piutòst, come si dice 😉

Della situazione di logistica e parcheggi parla anche un comunicato stampa dell’Asst del 13 febbraio.

Ultimo piccolo suggerimento che ci sentiamo di sottoporre alla valutazione del comune è quella di escludere la via IV novembre e la prima parte della via Uboldo dalla zona pedonale, così da consentire l’ingresso (magari a senso unico) delle auto anche da via Cavour e dal ponte che arriva da viale Assunta.

Capita a molti automobilisti provenienti da fuori Cernusco, di prendere una multa perché nel tentativo di raggiungere l’ospedale percorrono quei pochi metri. Una proposta che certo susciterebbe non poche resistenze. Ma se è vero che si ha a cuore il ruolo dell’Uboldo e il suo servizio ai comuni di tutta la zona, è bene non porsi tabù. In ogni caso se ne riparlerà dopo le elezioni amministrative…

Buon lavoro a tutti, noi staremo a guardare e racconteremo ai nostri lettori.

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