Mozione respinta: la Regione va dritta per la sua strada

cons-reg-2dic14

Nessuna considerazione per le 6308 firme di cittadini di diverse comuni della Martesana in meno di 90 giorni e consegnate questa mattina in Regione. Nessuna considerazione per il presidio di lavoratrici dell’ospedale Uboldo e di cittadini presente fuori dal palazzo durante la seduta del Consiglio regionale.

Nessuna considerazione per chi chiede di fermarsi e ragionare a bocce ferme su una questione delicata, mettendo da parte una decisione presa in fretta e furia ad ottobre e che sarà operativa tra 30 giorni.

Nessuna considerazione. Il Consiglio Regionale della Lombardia oggi ha respinto la mozione 326 con 9 voti favorevoli, 32 contrari e 1 astenuto.

La mozione invitava il Presidente e la Giunta a sospendere la delibera di chiusura del punto nascita di Cernusco S/N e rivedere la decisione, perché i numeri, la qualità e le infrastrutture della zona indicano che non è quella la struttura da penalizzare.

Niente da fare. I cittadini e i medici non vengono ascoltati. I numeri continuano ad essere letti al contrario, dimenticandosi un concetto che persino un iscritto al primo anno di Statistica conosce: i dati vanno interpretati. E se io ho un reparto da 400 parti (Melzo) e uno da 600 (Cernusco) e da questi due voglio farne uno da 1000, il tasso di fuga verso strutture terze è un dato a favore del mantenimento di quel reparto, non contro! Pura logica. Ma a quanto pare la logica non è di casa in Regione Lombardia.

Con altri articoli vi racconteremo la giornata di oggi, ma per il momento resta l’amaro in bocca per questa notizia triste, che parla di un’occasione persa. Ma che non pone fine alle nostre battaglie contro una decisione stupida e pericolosa.

Precedente A bocce ferme. Perché approvare la mozione martedì Successivo 2 dicembre: 6308 firme, 9 voti