Nell’ultima settimana la vicenda della chiusura improvvisa ed ingiustificata del reparto maternità dell’ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio ha visto sviluppi rapidi e importanti.
Una riunione dello scorso 28 ottobre ha portato la Regione ad accordarsi per andare verso una sospensione della decisione, la quale però non è ancora stata deliberata e resta un puro accordo politico verbale.
L’idea che dovrebbe concretizzarsi nei prossimi giorni è la sospensione della delibera di chiusura e accorpamento a Melzo per dare tempo alle parti di discutere e riformulare una proposta che riguardi però i plessi ospedalieri nel loro insieme. Tenendoli tutti aperti, ma ciascuno con pochi reparti, specializzandosi in alcune discipline e trasferendo le altre.
Oggi si è tenuta un’audizione del commissario dell’Azienda ospedaliera di Melegnano da cui Cernusco e Melzo dipendono (tra l’altro commissariata, appunto) in Commissione Sanità. Nessuna sostanziale novità è emersa.
Domani 4 novembre durante il question time al Consiglio regionale sarà presentata un’interrogazione a risposta immediata su questo argomento. Nel testo (che potete leggere a pagina 21 di questo documento) si chiedono le reali motivazioni della scelta di Melzo, dopo aver elencato i dati e i fatti che parlano a favore di Cernusco. Vi aggiorneremo su qualsiasi sviluppo.
Le delicate discussioni in corso hanno spinto le organizzatrici della prevista manifestazione di martedì 11 sotto Palazzo Lombardia a sospenderla, in attesa di notizie, che si spera vadano nella direzione da noi auspicata: la sospensione e poi l’annullamento della decisione.